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Il Fondo prima casa gestito dalla Consap è stato prorogato fino al 30 settembre 2023. La proroga della garanzia statale sui mutui per l’acquisto della prima casa è stata inserita nel decreto Omnibus. Una buona notizia, poiché con l’aumento dei tassi decisi dalla Bce per “raffreddare” il termometro dell’inflazione l’accesso ai mutui è diventato troppo oneroso, soprattutto per alcune categorie di cittadini.

Intanto sono passati 10 anni dall’istituzione del Fondo. I dati relativi al primo semestre di questo 2023 confermano che la garanzia statale per l’accesso ai mutui casa è necessaria.

Come chiedere la garanzia mutuo prima casa

Il Fondo per la prima casa è stato istituito con la legge 147 del 2013 per agevolare l’accesso ai mutui per l’acquisto della prima casa, richiesti da coloro che non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo.

Il finanziamento ha un tetto massimo di 250mila euro e si può ottenere una garanzia massima del 50% della quota capitale.

L’accesso è consentito anche ai richiedenti mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile rientranti in alcune categorie con determinati requisiti, quindi:

  • Giovani coppie che abbiano costituito nucleo da almeno due anni (almeno uno dei componenti non deve aver superato i 35 anni alla data di presentazione della richiesta di finanziamento);
  • Nuclei monogenitoriali con figli minori conviventi;
  • Conduttori di alloggi IACP e di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari;
  • Giovani under 36 (età inferiore a 36 anni) con ISEE non superiore a 40mila euro.

Per poter valutare la prefattibilità di un mutuo per acquisto prima casa, è possibile rivolgersi direttamente al proprio agente immobiliare, il quale vi metterà in contatto con i mediatori del credito con cui collabora, che potranno, in base alla documentazione fornita, farvi sapere se siete idonei per richiedere l’accesso al fondo mutui prima casa, e nel contempo, se possibile, ricevere anche dei prospetti sui mutui.